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BAGNI
DI LUCCA TERME E IL SUO TERRITORIO
Cure,
storia, cultura, tradizioni, folklore e turismo
Amministrazione
Comunale
Assessorato Turismo e Cultura
|
PRO
LOCO
BAGNI DI LUCCA TERME
|
L’Amministrazione
Comunale in collaborazione con la Pro Loco,
sono lieti di presentare Bagni di Lucca e il suo territorio,
con
le sue Terme, la storia, le tradizioni proiettate verso il futuro.
BAGNI
DI LUCCA “TERRA DI PRINCIPI E POETI”
Bagni di Lucca Terme, è stata definita fino dai secoli scorsi “Terra di
principi e poeti”, adagiata in un paesaggio montano ai piedi dell’appennino
Tosco-Emiliano, con i suoi 152 m.s.l. perfettamente inserita alla confluenza
del fiume Serchio con la Lima, da cui prendono nome le valli stesse, si
può considerare un’oasi di pace e serenità, decentrata dalle grandi arterie
di traffico che sfiorano la vicina Lucca (a km.27) e la Versilia (a km.48)
La cittadina è circondata da ameni colli intervallati da limpidi e pescosi
torrenti, circondati da boschi secolari di castagno, in perfetta armonia
in un ambiente incontaminato. Il gradito ospite che vi giunge per la prima
volta, avverte immediatamente i segni di un’antica signorilità ottocentesca,
nobili ville circondate da parchi con rare assenze arboree, (Villa Ada,
Villa Fiori, Villa Reale e le patrizie dimore di Bagno alla Villa) che
d’autunno assumono colori indescrivibili, tanto da eccitare la fantasia
di poeti che dal XVI al XIX secolo qui vennero ad ispirarsi, e a comporre
le loro più belle liriche. Da Montaigne, Shelley, Byron, Heine, Lamartine
a Montale, dalla presenza della più esclusiva nobiltà europea accreditata
presso, prima la Repubblica di Lucca e dopo alle corti della Principessa
Elisa Buonaparte e poi dei duchi Borbone, fino alla corte di Granduchi
di Toscana.
Valle incantata e di sogno come la descrivevano i viaggiatori Inglesi
dell’ottocento, La Svizzera della Toscana com’era conosciuta in Italia,
è al centro di una valle che comprende 21 frazioni montane ricche di storia
e di paesaggi indescrivibili, degni di un’accurata visita.
Cenni
storici
Il Comune di Bagni di Lucca con i suoi 16.463 ettari è il comune dopo
quello di Lucca il più esteso della provincia, e come comune montano è
il più ampio d’Italia.
I 3/4 del suo territorio sono coperti da castagneti, ha un’oasi faunistica,
l’Orrido di Botri, la popolazione è distribuita oltre che nei paesi
di fondo valle, anche nelle zone a destra e sinistra della Lima.
Territorio abitato
fin dall’epoca del bronzo, (tombe liguri a cassetta del VIII sec. a.C.)
conosciute poi le proprietà termali dagli Etruschi e poi dai Romani, (insediamenti
di coloni romani, a Brandeglio, Villa Therentiana oggi Pieve dei Monti
di Villa, Vico e altri)
Le prime notizie storiche documentate risalgono alle preziose pergamene
dell’Archivio Arcivescovile di Lucca dei secoli IV e V della nostra era.
Tra i secoli X e XI si costituiscono nella nostra valle potenti feudi,
delle famiglie Soffredinghi, Porcareschi, e Lupari.
A partire dal XII secolo Lucca comincia ad occupare la vallata fino ad
estromettere i feudatari e riunire tutto il territorio della valle della
Lima in un’entità amministrativa della Repubblica di Lucca. Con lo statuto
Lucchese del 1308 troviamo il nostro territorio riunito in un’unica Vicaria
detta Della Val di Lima, tale situazione rimane invariata fino all’unita
d’Italia.
Fin dal XIV secolo Lucca avrà per le terme dei Bagni di Lucca un particolare
occhio di riguardo, facendone la meta turistico-curativa più importante
d’Italia. La Repubblica di Lucca accoglieva gli ospiti stranieri, d’alto
rango bisognosi di cure in un’oasi di pace dove alle cure alternavano
svaghi d’ogni genere. (attrazioni teatrali e giochi d’azzardo legalizzati
fin dal XVI secolo) Con l’avvento del Principato napoleonico, la corte
d’Elisa, che durante i mesi estivi si spostava ai Bagni di Lucca, attraeva
nella valle un’enorme quantità di stranieri, attratti non solo dalle acque
termali ma dalla vita mondana che ruotava intorno al Casinò.
Il massimo splendore fa raggiunto durante il Ducato Borbonico, Bagni di
Lucca divenne capitale estiva dello stato e intorno alla corte fiorì una
colonia di stranieri, britannici, francesi, russi, americani, ecc. ecc.
Il Casinò ricostruito più ampio e confortevole (1837) oltre che offrire
sontuose sale da gioco organizzava balli passati alla storia per opulenza
e sfarzo.
Con la vendita del Ducato di Lucca da parte di Carlo Ludovico, al Granduca
di Toscana, Leopoldo Il di Lorena, comincia una lenta decadenza. Il granduca
passa il periodo estivo ai Bagni di Lucca ma conduce una vita poco mondana
e nel 1853 chiuderà il Casinò (costringendo i gestori a recarsi all’estero
e aprendo poco dopo una piccola casa da gioco nel Principato di Monaco)
non più vita mondana, piano piano gli stranieri si allontanano. L’unità
d’Italia non porta molti benefici iniziando quella lenta decadenza che
dura fino ad oggi.
Per curiosità diamo un piccolo elenco di personaggi
illustri che hanno frequentato i Bagni di Lucca: Vittorio Alfieri, Francesco
Brignole Doge di Genova, Giuseppina Beauharnais, Franco Sacchetti, Vittoria
Colonna, Giuliano dei Medici, Pio IV, Pio V, Eleonora Gonzaga, S. Luigi
Gonzaga, Ippolito D’Este, Giovani Morone, Pietro dei Medici, Giuseppe
Giusti, Vittorio Emanuele 1, Vittorio Emanuele III, Umberto I, Margherita
di Savoia, Lord Litton, Moamedh d’Egitto, Federico Augusto di Sassonia,
i Buonaparte: Letizia, Luciano, Luigi, Paolìna, i Principi Demidoff, Venceslao
Radeski, Il Principe di Metternich, Gioacchino Rossini, Pierto Mascagni,
Giacomo Puccini, Giuseppe Giacosa, Giovanni Sgambati, Eugenio Montale,
Vittorio Hugo, Lorenzo Viani, Rose Cleveland, Michele Montaine, Ouida,
J.A. La Martine, Francis Vaine, Vittoria della Rovere, Evangelina Wipple,
e molti altri.
Il
fondo valle:
FORNOLI
Le notizie più antiche risalgono al 776, feudo dei Corvara annesso allo
stato di Lucca nel XII secolo. Da visitare la parrocchiale dedicata a
S. Pietro del XI secolo rimodernata nel XVIII Il Ponte delle Catene opera
del Nottolini 1840 riedificato sopra il diruto ponte di Castruccio Castracani
del 1317.
PONTE
A SERRAGLIO
Deve il suo nome dal ponte fortificato e quindi “serrato” voluto a difesa
dalla valle da Castruccio Castracani. Il complesso della Villa Demidoff
con il suggestivo tempietto neoclassico del Marracci edificato nel 1828.
Degni di nota Villa Fiori col suggestivo parco, Il Regio Casinò costruito
dal Pardini nel 1837 Il Duca di Lucca Carlo Ludovico concesse la privativa
dei giochi a due soci francesi Mathis e Ginnestet, che esercitarono fino
al 1853, successivamente fu riaperto fino al 1953. Chiesa parrocchiale
del SS. Crocifisso eretta ne11544, restaurata e ampliata nel 1930. Dalla
piazza del Ponte, (detta il salotto della valle) si accede ai Bagni Caldi.
BAGNI
CALDI
Lungo la panoramica strada che porta da piazza IV Novembre del Ponte a
Serraglio agli stabilimenti termali, conduce al Bagno Bernabò, poi ai
vecchi stabilimenti delle docce Basse, seguitando arriviamo ai Bagni Caldi
un gruppo di case intorno alle Terme.
LA
VILLA (CAPOLUOGO)
Sede del comune, degno di nota sono: il Teatro dei Provvidi 1790, il Circolo
dei Forestieri (antica casa da gioco funzionante fino alla II guerra mondiale),
il Palazzo del Comune sede dell’antica Vicaria del XVI secolo, la chiesa
parrocchiale dedicata a 5. Pietro in Corsena del XII secolo, la chiesa
Anglicana 1840 (oggi Biblioteca Comunale) a Bagno alla Villa vicino allo
stabilimento termale del Bagno sorgono ville patrizie e palazzi della
nobiltà Lucchese costruiti tra il XV e il XVIII secolo. La Villa Reale
(reggia di Elisa e poi dei duchi di Borbone), le Scuderie Ducali, villa
Ada con il bellissimo parco e piscine termali. Il Parco pubblico con rare
essenze. I paesi di montagna Versante destro della Lima.
GRANAIOLA
Nominata per la prima volta nel 793 si affaccia su un’incantevole vista
della valle sottostante. Da visitare la romanica chiesa di S: Michele
I
MONTI DI VILLA
Gruppo di paesi : Riolo, Bugliano, Lugnano formano i Monti di Villa incastonati
da secolari castagni, degni di visita le parrocchiali di S. Nicola di
Riolo, S. Donato dei Monti di Villa e S. Maria di Bugliano.
PIE
VE DEI MONTI DI VILLA
Ti Antica Villa Therenziana fondata da Therenthio colono Romano ha una
bellissima Pieve edificata nel XII secolo rimaneggiata nel 1446, affrescata
e riampliata nel 1760, un paese con strade e case particolari degne di
una visita.
MONTEFEGATESI
Nominato fino dal 983 sorge in cima ad un colle, da Montefegatesi si accede
all’Orrido di Botri oasi faunistica, ove vive l’aquila. Intinerari di
suggestiva bellezza per l’Albereta, e per il Prato Fiorito. Da qui Dante
esule fuggì attraverso l’Orrido ispirandosi per l’ingresso dell’inferno.
Da visitare la parrocchiale dio S. Frediano XIII secolo. Monumento a Dante
eretto nella vecchia rocca nel 1908 in una zona panoramica eccezionale.
I
PAESI DELLA CONTRONERIA S. GIMIGNANO
Noto fino dal 820 piccolo centro intorno alla chiesa romanica dedicata
a S. Gimignano.
PIE
VE DI CONTRONI
Paese collocato a cavallo del monte con la pieve del X secolo nominato
per la prima volta nel 884 Pieve dedicata a S. Giovanni Battista ricca
di storia e di arredi particolarmente interessanti, la pieve ha una particolarità
ha la facciata rovesciata a causa di un’antica frana.
S.
CASSIANO
Nominato fino dal 758 con una chiesa monumentale del X secolo con la facciata
recentemente restaurata, conserva all’interno una pregevole statua lignea
del XV secolo equestre di S. Ansano scolpite da Jacopo della Quercia.
PALLEGGIO
Nominato per la prima volta nel 983 ha una parrocchiale completamente
ricostruita nel 1903 su una costruzione romanica. Da visitare l’oratorio
di S. Maria della Quercia detta di Piano di Scalchi del XVI secolo con
bellissimo altare ligneo del 1729
COCCIGLIA
Ricordato nel 985 è l’esempio di un nucleo costruito all’interno di un
castello, ove si accede solo attraverso delle porte, da visitare la parrocchiale,
la romanica chiesa di S. Bartolomeo.
LIMANO
Citato per la prima volta nel 893 paese con ricchi portali degni di nota
la parrocchiale del XVI secolo dedicata a S. Martino, la cinquecentesca
Fontana In Cave.
VICO
PANCELLORIJM
Ricordato nel 873 fondato probabilmente o abitato fin dai tempi romani
da cui il nome Pancellorum (pane degli angeli) o dei Pancelli coloni romani.
Da visitare il museo parrocchiale, la pieve romanica dedicata a S. Paolo
del XII secolo il palazzo comunale e la torre delle carceri.(costruzioni
dal medio evo al rinascimento) Paesi del versante sinistro della Lima
LUGLIANO
Citato nel 853 antico castello a chiusura della valle si domina una vista
panoramica inconfondibile di tutta la valle, da visitare la parrocchiale
del XIII secolo dedicata e S. Jacopo, villa Politì oggi delle suore di
S.Zita.
BENABBIO
Ricordato la prima volta nel 983 era il paese più grande del comune, capitale
del feudo dei Lupari signori di Benabbio, Casoli, Limano e Vico. Da visitare
il diruto Castello, la chiesa di S. Michele del XI secolo, il museo parrocchiale,
la chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta del 1339, il teatro Eden costruito
nel 1780
BRANDEGLIO
Di probabile fondazione o abitato dai Blandius famiglia nobile romana,
le prime notizie scritte sono del 918 da visitare la romanica chiesa di
S. Maria Assunta, e i ruderi della chiesa detta al Santo vicino a Montaglioni
dedicata a S. Michele e allo Spirito Santo.
CASABASCIANA
Nominata nel 737, la pieve vecchia in località detta Sala lontano del
paese dedicata a S. Quirico e Giuditta costruita prima del mille, mentre
la pieve nuova costruita nel XVIII secolo nell’oratorio cinquecentesco
di S. Pietro, in paese, degno di nota l’oratorio del Murrotto, e la fontana
al centro del paese.
CRASCIANA
Nominata nell’ 824 per la prima volta Crasciana ha la forma tipica del
vico fortificato, terminante con la rocca. Degno di visita la parrocchiale
del 1260 dedicata a S. Frediano, la chiesa di S. Frediano alla Villa detta
del Santo alla Villa del XII secolo.
CASOLI
D’origini antichissime abitato fin dell’era del bronzo, è nominato per
la prima volta nel 850 Da visitare le grotte, il Castello del XI secolo
la parrocchiale di S. Bartolomeo, l’oratorio di S.Andrea al Lago, il Lago
e l’ara pre romana.
LUCCHIO
Ultimo paese a chiusura della valle della Lima lucchese difeso dalla sua
possente rocca è nominato per la prima volta nel 1260. Il nome deriva
da Lusuc “luogo coperto di boschi” famoso per essere abbarbicato al monte,
la sua rocca estrema difesa Lucchese contro Firenze è famosa per non essere
mai stata espugnata. Oltre il castello da visitare la parrocchiale dedicata
a S. Pietro ampliata nel XVII secolo E Villa S. Giorgio costruita da Lady
A. Harvey Oxford nel 1848.
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